venerdì 14 dicembre 2012

Prima de tuch i nòs... RIMBORSI

Il consigliere regionale leghista Alessandro Marelli aveva comprato, chiedendo il rimborso come “spesa istituzionale”, anche un Pinocchio di legno. Il dettaglio illumina la situazione: il consiglio regionale era, per lui e per molti altri, il vero Paese dei balocchi. I rimborsi, pagati coi soldi pubblici, coprivano ogni minima esigenza, e anche massima. Si andava dal ristorante di lusso, alle bistecche in macelleria. Marelli ha messo in nota spese (istituzionale) i fuochi d’artificio presi da un rivenditore cinese: stava evidentemente indagando sugli illeciti di Chinatown. Sempre all’erta sul territorio, cenava spesso in pizzerie napoletane. Per tenersi buoni i futuri elettori comprava aerei di carta, giocattoli, libri per bambini e perfino un ovetto Kinder. Si aggiornava con l’acquisto di almeno sei computer, più stampanti e webcam. Di notte, instancabile, si ristorava con birre, grappe e panini nei bar. Un ragazzo molto attivo, il Marelli, non per niente nel suo profilo ricorda di esser stato fondatore dei Giovani Padani, dei Volontari Verdi e del Movimento universitario padano. È stato nello staff di Roberto Maroni, nonché conduttore di Radio Padania, e ha condotto battaglie come la “tutela e valorizzazione dei roccoli”. L’approdo nel Paese dei balocchi del consiglio regionale, dove qualcuno gli rimborsava anche i botti, è stato il giusto coronamento di una carriera attiva e luminosa.

(ravelli.blogautore)


Diaz. Non pulire questo sangue.


I giovani democratici della Provincia di Sondrio organizzano una serata-
dibattito sul G8 di Genova. A 11 anni da quella che Amnesty definì "La più
grande sospensione dei diritti democratici, in un paese occidentale, dalla fine
della II guerra mondiale" torniamo ad analizzare uno dei momenti storici
italiani cardine degli Anni 2000. Una Genova divisa tra la devastazione del
Blocco Nero e le violenze di massa “sadiche e ciniche”. Lo faremo con la
visione del Film “Diaz-Non pulire questo sangue” del regista Daniele Vicari,
una lucida e spietata fotografia di quei giorni: dalla “perquisizione” alla
Scuola Diaz fino ad arrivare al buco nero della Caserma di Bolzaneto.
Interverrà anche Luca Bosonetto responsabile nazionale associazioni e movimenti
Giovani Democratici, che ha partecipato a quei giorni di Luglio del 2001.

Ricordare ciò che fu definita un'ombra della democrazia italiana ci aiuterà a
capire meglio i movimenti che ancora oggi si affacciano sulla scena italiana.
Non bisogna avere paura di ricordare.

Ci troviamo Domenica 16 Dicembre al museo civico di Storia Naturale di
Morbegno alle ore 18.00.




giovedì 8 marzo 2012

ORDINE DEL GIORNO CONGRESSO GIOVANI DEMOCRATICI SONDRIO (09/03/2012)



• ore 20.45 inizio ufficiale del congresso dei gd Sondrio: introduzione a cura del segretario uscente
• ore saluto portavoce PD
• ore saluto segretario regionale gd
• ore 21.15 presentazione da parte dei giovani democratici del documento tematico
• ore 21.45 dibattito
• ore 22.15 votazione delegati per l’assemblea regionale e per l’assemblea nazionale
• ore 22.30 presentazione candidatura segretario provinciale e votazione
• ore 22.45 saluto segretario eletto

domenica 26 febbraio 2012

I Congresso Giovani Democratici Sondrio


“ Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” ( Enrico Berlinguer)

Sono stati tre anni intensi che hanno visto nascere prima e consolidarsi poi il primo movimento giovanile progressista della Provincia di Sondrio.

Nessuno era mai riuscito ad unire le diverse sensibilità democratiche giovanili valtellinesi e valchiavennasche. È stato un lavoro durissimo, non senza momenti difficili ma che lascerà in eredità alle future generazioni un luogo di confronto aperto e curioso.

Il cammino è iniziato da pochissimi ragazzi che trovandosi hanno cercato di dar vita a un gruppo che con il passare del tempo si è allargato. Grazie all'aiuto di associazioni ambientaliste, di gruppi di studio sulla mobilità si è arricchito culturalmente e politicamente. Siamo arrivati a produrre importanti documenti sulla condizione, sui mezzi di trasporto utilizzati dai giovani universitari della provincia di Sondrio.

Prendendo spunto dalla sciagurata decisione della giunta provinciale di abolire sostanzialmente ogni possibile agevolazione per i giovani che si recano a studiare fuori provincia. Abbiamo abbracciato anche il tema della sostenibilità ambientale organizzando una serata di sensibilizzazione. Che ha visto la partecipazione di moltissimi ragazzi e di importanti relatori. La nostra però non è stata solamente un'iniziativa culturale.

In occasione delle elezioni provinciali del 2008 abbiamo creato una lista civica-giovani alternative che ha visto per la prima volta l'ingresso sulla scena politica provinciale di un soggetto che mettesse al centro del dibattito i giovani. Scelta premiata anche nell'urna facendoci conquistare più del 2% dei voti. Un sasso nello stagno valtellinese e valchiavennasco.

A seguito di un ricambio generazionale importante all’interno della nostra organizzazione abbiamo puntato forte sui giovani con l’adesione al progetto under 20 dei gd lombardia con il primo maggio e i 3 giorni a Roma per gli under 20. Crediamo che nella nostra provincia sia importante esserci e far sentire, ognuno con le proprie idee e disponibilità di tempo, che una generazione di giovani è stanca e non vuole uniformarsi al pensiero unico in salsa verde lega, che vogliamo essere i protagonisti pensanti di una vera rivoluzione culturale in Valtellina. Serve ripartire da qui. Ancora con maggiore impegno ma consapevoli che la strada ormai è tracciata.

Under 20, la nostra risorsa per il futuro

Gli under 20 sono una risorsa fondamentale della nostra società; comprendono tutti i

ragazzi e le ragazze a cavallo fra la fine delle scuole superiori e i primi anni di università:

persone in esponenziale crescita e scoperta del mondo a trecentosessanta gradi.

Sono ragazzi pieni di domande alle quali la nostra società fa fatica a dare risposte in quanto

fondamentalmente non fatta a loro misura.

La nostra giovanile considera gli under 20 una risorsa insostituibile: la curiosità, la voglia

di fare, l'impegno costante sono fattori presenti più che mai in questa fascia d'età.

Riteniamo dunque necessario capire le loro esigenze e le richieste per poi organizzare

eventi di tipo informativo, formativo ed anche ricreativo che stimolino e incentivino

la partecipazione attiva e consapevole alla propria vita in primis, alla società di cui

facenti parte e alla giovanile, se si rispecchiano nei programmi da noi proposti.

Crediamo che una giovanile debba essere per i giovanissimi e principalmente diretta ai temi di scuola e università che sono vissuti da giovani e giovanissimi.

Nostro obiettivo prioritario è proprio quello di coinvolgere nelle inziative e nelle varie attività dei gd Sondrio principalmente la fascia d’eta degli under 20 e di tutti quelli che quotidianamente vivono i disagi a scuola, del pendolarismo e della vita da studente fuori sede.

Tutti insieme potremo costruire , guardando lontano, ad un gruppo di giovani consolidato che riesca davvero ad essere radicato in tutta la Valtellina e che sia il riferimento per tutti quei giovani che vogliono metterci la faccia e provare a cambiare quelle che non va.

Scuola, il fulcro dei Giovani democratici, dobbiamo ripartire da qui.

LA SCUOLA FORMATIVA

Da studenti osserviamo che l’educazione scolastica di secondo grado si sta sempre più riducendo ad un giudizio. I voti sembrano essere l’unica preoccupazione sia di professori che di alunni: se spesso accusiamo i docenti di interessarsi unicamente alle valutazioni e di condurre le lezioni senza lasciare spazio al dibattito , dovremmo riconoscere allo stesso modo la nostra omertà. Siamo noi stessi e la nostra filosofia del “mi basta il 6” ad adeguarci a questa scuola ed a questi professori. E’ necessario un radicale cambio di mentalità e atteggiamenti:
Ciò che conta alla fine dei 5 anni non è unicamente il 60 o 100 che sia, ma ha un’ importanza ben maggiore il “Bagaglio” di conoscenze ed esperienze che ci siamo fatti, le opinioni che siamo stati in grado di sviluppare. Dovremmo tutti essere coscienti che l’ istruzione è anche informazione, che l’ istruzione dovrebbe invogliare alla formazione di un proprio pensiero, dovrebbe stimolarci allo sviluppo della nostra capacità di ragionamento su fatti di attualità, dovrebbe prepararci all’ ingresso nel mondo universitario e del lavoro. Dovremmo quotidianamente dimostrare di volere una scuola così.

LA SCUOLA ATTIVA
La provincia di Sondrio è una delle poche realtà scolastiche d’Italia in cui manca un’ organizzazione studentesca, che possa proporsi come punto di riferimento per ogni ragazzo/a che alle prese con un problema, attualmente non sa a chi rivolgersi.
Vogliamo un’ associazione che possa informare ciascuno studente dei propri diritti e dei propri doveri, che possa svolgere ruolo di mediazione tra alunni ed istituti/media locali/provincia per far sì che le ingiustizie nei loro confronti vengano portate all’attenzione di tutti e vengano risolte, non ignorate come sempre.
Vogliamo un’ organizzazione che possa informare e sensibilizzare i rappresentanti di classe e di istituto riguardo i loro compiti, le loro funzioni. Essi dovrebbero farsi innanzitutto portavoce dei problemi reciprocamente della loro classe e della loro scuola. Loro compito è inoltre richiedere, organizzare e condurre le assemblee. Molti rappresentanti di istituto non sono a conoscenza delle possibilità che hanno in questo ambito: spesso le loro richieste vengono rifiutate ingiustamente e senza motivo ed il numero di assemblee studentesche effettuate è di molto inferiore a quello di norma previsto.
Vogliamo un’ associazione che possa anche promuovere l’ organizzazione di questo e di altri tipi di attività negli istituti. Spesso rappresentano l’ unico spazio in cui gli studenti hanno la possibilità di discutere di attualità, di esprimere loro opinioni. A questo proposito dovrebbe essere rivalutato il ruolo della Consulta provinciale, sconosciuto ai più.
Vogliamo un’ organizzazione che si impegni nella creazione di una rete di tutti gli istituti e tutti gli studenti della provincia, che possa, con la prerogativa della costanza nel tempo, rendere la scuola una realtà attiva e positiva per il territorio.

“Le donne hanno ormai accesso alla stanza dei bottoni”

“Si vede che c’era bisogno di riattaccarli…”

(Pat Carra)

Si dice ancora “per ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”, ma ci siamo mai chiesti perché questa affermazione venga pronunciata assai raramente attribuendo alla donna il ruolo centrale?
Spesso si parla di parità dei sessi come se fosse un obiettivo ormai raggiunto, stabile, consolidato. Tuttavia si tende a dimenticare che molte delle conquiste ottenute dalle donne sono di natura assai recente, basti pensare che nel nostro paese il diritto di voto alle donne è stato riconosciuto solo nel 1946 e la definitiva parità tra uomini e donne viene sancita in Italia solamente alcuni anni dopo con l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana. A distanza di 64 anni la discriminazione di genere nel nostro paese è ancora ben lontana dall’essere sconfitta e anche sul territorio della provincia di Sondrio, in cui noi Giovani Democratici ci troviamo ad operare, possiamo constatare con dispiacere che la discriminazione delle donne resti un fenomeno tutt’altro che isolato. E’ soprattutto nell’ambito del mercato del lavoro che la discriminazione di genere risulta essere una pratica diffusa, latente, difficile da sradicare; si pensi alle minori retribuzioni delle donne rispetto ai loro colleghi uomini, alle minori probabilità di assunzione e alle numerose difficoltà che le donne hanno per giungere ai vertici delle amministrazioni pubbliche e private. Per non parlare del fenomeno delle dimissioni in bianco e della totale inadeguatezza delle politiche di conciliazione attualmente in vigore. I dati nazionali sull’occupazione femminile, del resto, ci consegnano l’immagine di un paese ‘in ritardo’ e immobile: il 46% di occupazione femminile che fa registrare l’Italia ci relega al penultimo posto nella classifica europea (davanti solo a Malta) e lontanissimi dal raggiungimento dei target di Lisbona che ponevano l’obiettivo del 60% già per il 2010. Sono soprattutto le regioni del meridione a registrare tassi di occupazione drammaticamente bassi (35%) ma anche le regioni più ricche come la Lombardia si fermano sotto il tetto del 60%; lo stesso discorso vale per la nostra provincia. L’assenza delle donne dal mercato del lavoro rappresenta un’ ‘emergenza’ tanto più in tempi di crisi: non si tratta infatti di una sola questione di principio e di valori democratici ma di punti di PIL che potrebbero essere recuperati attraverso l’attivazione di un circolo virtuoso che favorirebbe lo sviluppo del settore dei servizi e l’aumento della produttività. Non a caso “Valorizzare le donne conviene” è il titolo dell’ultimo libro di tre note economiste che riassume il messaggio più volte lanciato anche dalla stessa Banca d’Italia. Il ritardo italiano, tuttavia, non emerge solo considerando il mercato del lavoro ma anche i dati riguardanti la presenza delle donne nelle posizioni apicali, elettive e di nomina, delle istituzioni democratiche così come dei partiti. Le questioni relative alla presenza delle donne mercato del lavoro e nella rappresentanza politica, quelle che riguardano la rappresentazione delle donne nello spazio pubblico e nei media così come il tipo di ruolo che le donne ricoprono in ambito domestico sono tutte interrelate sia dal punto di vista analitico che per quanto concerne le politiche pubbliche atte a invertire la rotta. In altre parole, non si può agire in uno solo di questi ambiti senza mettere in discussione anche gli altri. Che i tempi siano maturi per un ulteriore cambio di passo è emerso già l’anno scorso quando il 13 febbraio, migliaia di donne e uomini sono scese/i in piazza all’insegna di una parola che ben riassumeva le richieste del nuovo movimento: dignità delle donne. Anche nella nostra provincia oltre 1.000 persone si sono unite alla protesta della piazza. Oggi è tempo di fare di più: di passare dalla tutela della dignità al riconoscimento del valore e delle competenze. Oggi è tempo di investire sulle donne per il bene del paese tutto, per il bene di tutte e tutti. Come Giovani Democratici cercheremo di portare avanti iniziative in questo senso, che puntino alla sensibilizzazione e all’approfondimento consci del fatto che da un cambiamento culturale profondo anche nelle nostre zone uscirà una provincia più civile, più competitiva e più democratica.

Un territorio cresce quando punta forte sulla sostenibilità e mobilità.

La provincia di Sondrio ha sicuramente un grande patrimonio territoriale che va tutelato e valorizzato al meglio. L'ambiente può e deve essere una delle nostre più grandi e straordinarie risorse. La sfida per i Giovani Democratici della provincia di Sondrio è quella di parlare di sostenibilità,ambiente,mobilità non in modo strumentale o con grandi paroloni, ma con un’azione concreta quotidiana che sia in collaborazione costante con le associazioni che affrontano il tema già da anni e con ottimi risultati.

Per la provincia di sondrio il tema Acque e relativa sua gestione è di un’importanza cruciale, lo sappiamo bene, sono la nostra più importante risorsa e come ha sancito il recente referendum, è utile ricordarlo, un bene comune da salvaguardare e che non è a disposizione ne di guadagni ne di trattative.

Crediamo che lo sfruttamento idroelettrico debba essere ulteriormente regolamentato in modo da poter giovare a tutti, necessitiamo altresì una riduzione e modifica del continuo consumo senza freno e con grossi sprechi, guardando al contrario al risparmio della risorsa e alla sua buona amministrazione vista la fondamentale importanza.

Come GD Sondrio abbiamo contribuito alla raccolta firme del comitato e ancor di più con un’azione politica forte sui giovani democratici facendo aderire prima i gd lombardia con un’odg e poi a partire da questa azione fino a spingere i gd nazionali ad una posizione netta a favore sul referendum, discostandosi dall’ancor oggi discutibile posizione del PD.

La parola d'ordine in futuro crediamo debba essere efficienza energetica, incrementando l'utilizzo anche delle altre fonti energetiche sostenibili, ottimizzando, e in evidenza di sprechi, riducendo il consumo delle imprese incentivandole magari anche all'introduzione dei biocarburanti, investendo e favorendo gli investimenti nella produzione di energia solare, eolica, da biomassa . Ci teniamo a sottolineare inoltre come debba essere favorito decisamente lo sviluppo del consumo “a km 0” nel settore agroalimentare: ciò necessita sì un’azione decisa a livello europeo, nazionale ma anche a livello locale le istituzioni dovrebbero prendere posizioni più nette, promuovendo la creazione delle infrastrutture necessarie al “km 0”: infrastrutture di tipo tecnologico, informatico ed economico. La creazione di un’alternativa all’ingresso dei prodotti nella filiera della grande distribuzione necessità di investimenti locali che trasformino radicate tradizioni, quali i mercati di paese, in strutture capaci di sostenere la concorrenza, in termini di varietà, prezzi e qualità, con i canali del consumo di massa. Per questo riteniamo l’esperienza de “gas” importante e da valorizzare direttamente con i gd con una collaborazione importante e che ci veda sempre più coinvolti su questo tema.

Vogliamo partire da qui per realizzare anche altri obiettivi: promozione di incontri pubblici anche in collaborazione con le associazioni e i vari enti pubblici per sensibilizzare i cittadini sul tema del risparmio energetico, incentivazione alla stesura di un nuovo piano ambientale provinciale. Ci batteremo per una nuova visone d'ambiente, per una svolta verso la green economy, verso un'economia più attenta all'ambiente in un futuro che ci consenta di svilupparci ed uscire dalla crisi climatica oltre che economica che odiernamente viviamo.

La possibilità di spostarsi facilmente e con costi e tempi ridotti è una necessità del nostro tempo e della nostra generazione in particolare. I Giovani Democratici si battono con e per chi, per le più svariate ragioni (studio e lavoro in primis) si trova costretto o deve muoversi quotidianamente in Provincia e oltre. Non è tollerabile che la qualità del servizio pubblico e privato offerto sia fermo ad una rete vecchia e mai implementata; inoltre crediamo un positivo segnale quello di “rifare la facciata ai treni” dopo anni di sedili impraticabili. Non possiamo però nascondere il problema dei treni e delle fasce orarie per gli studenti e per i continui disagi per gli studenti pendolari delle superiori e i fuori sede che da sempre proviamo a combattere e a contrastare. Da sempre siamo stati attenti alla qualità del servizio e al costo di esso; ribadiamo ancora oggi uno dei nostri primi slogan , riferito allo studente fuori sede che paga lo stesso prezzo di un qualunque turista, “ noi non siamo i turisti dell’istruzione” !

Grazie ad una buona relazione con l’associazione mobvalt abbiamo lavorato sul tema dalla nostra nascita sul tema della mobilità valtellinese fino a metterlo come punto centrale dell’esperienza elettorale della lista provinciale “giovani alternative”.

Crediamo ad una mobilità sostenibile davvero con investimenti forti e mirati, non accettiamo falsi sogni e aspettiamo ancora i soldi per le tangenziali e che venga fatta chiarezza sulla gestione della questione tangenziale di morbegno e di tirano.

La mobilità è un punto cruciale per noi giovani per i rapporti verso l’esterno e per fare in modo che sempre più giovani rimangano e valorizzano la Valtellina grazie a dei collegamenti verso il resto della lombardia più efficenti.

Crediamo che la mobilità e il turismo siano un tema importante e strettamente collegati. Per questo motivo ci auspichiamo un’attenzione alle reti di collegamente prioritarie ed una minore strumentalizzazione su quanto riguarda il potenziamento turistico di tirano con l’uso di un coaster che salga la montagna ( con nuove costruzioni che vanno a rovinare gli ambienti montani) e arrivi ad edolo, ritenendola francamente un’opera inutile sia per quanto riguarda l’impatto ambientale sia per quanto riguarda la portata turistica in quanto la rete di collegamento primario non permetterebbe una crescita reale e importante.

Siamo fermamente convinti che qualunque potenziamento stradale e di mobilità debba essere considerato alla stregua dell’impatto paesaggistico e per la valorizzazione della montagna come bene di tutti e non per la valorizzazione dell’interesse economico di pochi.

Servono maggiori investimenti e sforzi per rendere il trasporto pubblico maggiormente efficiente ed alla portata di tutti oltre che adeguato alle realtà locali. Si devono attuare delle convenzioni non solo per i giovani e per gli studenti, ma per i meno agiati economicamente in generale e gli assidui utilizzatori, cercare di ottenere i fondi per la mobilità internazionale, continuare la creazione e progettazione di aree pedonali e promuovere ed estendere il più possibile iniziative di spostamento sostenibile come ad esempio il bike sharing e il pedibus. Riguardo al sicuramente degno di nota, progetto della superstrada Colico - Sondrio, auspichiamo che si completi in tempi celeri grazie ai finanziamenti ottenuti e vista la sua utilità. La politica provinciale deve saper guidare le comunità e proteggere i territori, armonizzando le esigenze della collettività ed evitando di snaturare le identità locali, nell'intento di dare al nostro territorio un'ulteriore occasione di protagonismo futuro. La strada da percorrere è lunga ma noi assicuriamo il nostro massimo impegno.

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” ( art 4. Costituzione italiana)

Tema cruciale per i giovani soprattutto in tempi di crisi economica. Tra gli under 30 la disoccupazione in Italia è pari a circa il 30%. Un dato terribilmente preoccupante che ci pone dietro solamente ai P.I.G.S. Europei. Un'intera generazione rischia di essere tagliata. Un'intera generazione vede il futuro a rischio. I figli avranno meno dei padri. In Provincia di Sondrio la situazione è altrettanto allarmante. Assistiamo ad un aumento indiscriminato delle situazioni di crisi aziendale. In un contesto del genere l'accesso al mondo lavorativo diventa assai problematico. Accanto a tutto ciò chi riesce ad essere assunto lo fa con contratti perlopiù precari. Assistiamo al dilagare di stage, contratti di durata infinitesimale, cocopro ecc ecc. La giusta flessibilità si è trasformata in terribile precarietà.

Riteniamo una grande perversione il fatto che si sommino varie forme di contratti precari per risparmiare denaro.

La realtà valtellinese è complessa e sempre più strozza i giovani costretti ad andar fuori per necessità lavorative, è importante che le aziende e gli enti istituzionali favoriscano e facciano delle politiche mirate per la valorizzazione dei giovani.

Dobbiamo ridare dignità al lavoratore e non accettiamo forme di schiavitù contrattuali che colpiscono i giovani all’interno di stage, praticantati e tutte le attività che “ si devono fare” per poter ambire ad un posto di lavoro. Riteniamo altresì che si possa e si debba parlare di merito nel nostro paese come strumento di valutazione primaria delle capacità del lavoratore.

Riconosciamo i sindacati ed in particolar modo la CGIL come organizzazioni con un ruolo chiave nei confronti dei lavoratori e all’interno della storia del nostro paese; per questi motivi suggeriamo e ci interroghiamo anche sulle motivazioni che portano al disaffezione dei giovani verso le organizzazioni sindacali sia in termini numerici che in termini tematici. Vorremmo vedere un sindacato attivo soprattutto verso i giovani e che sappia sempre più ragionare e parlare ai lavoratori che precari lo sono davvero e che sono i neo entrati nel mondo del lavoro. Come giovani democratici lanciamo la sfida e siamo pronti ad esserci per poter parlare tutti insieme ai giovani lavoratori con un impegno costante, una dialettica continua tra noi organizzazione giovanile e voi organizzazione che ha il diritto e il compito di tutelare e combattere per i diritti di noi giovani lavoratori.

Il nostro compito sarà quello di fotografare la situazione della Provincia. Informare sulla situazione lavorativa giovanile con eventi, iniziative e ogni forma più utile all’obiettivo. Dare un supporto valido per aiutare i giovani a districarsi nella giungla dei contratti precari provando ad organizzare incontri e confronti sia con i sindacati che con le organizzazioni produttive-parti sociali.





( è possibile proporre emendamenti a partire dai commenti che verranno discussi nell'assemblea del 9 marzo)

sabato 25 febbraio 2012

Congressi di circolo GD Sondrio

I congressi di circolo della provincia di sondrio si svolgeranno:

2/03/2012 a Morbegno presso sede Acli Ore 21

3/03/2012 a Chiavenna presso sala "società operaia" ore 15

4/03/2012 a Tirano presso la Vineria ore 16.30

Il congresso provinciale è convocato alle ore 20.45 a Morbegno presso le Scuole Medie in via Ambrosetti.

Vi Aspettiamo ;-)

Video Intervista Raciti e Benifei


Ecco i video dell'intervista a Fausto Raciti e Brando Benifei, realizzati a Bergamo nella serata del 17 febbraio 2012 in vista del primo congresso nazionale dei Giovani Democratici.

Fausto Raciti
Brando Benifei

VIDEO 1 - Introduzione del segretario provinciale di Bergamo Davide Casati

VIDEO 2 - Primo intervento Fausto Raciti

VIDEO 3 - Primo intervento Brando Benifei

VIDEO 4 - Secondo intervento Benifei e Raciti sul tema della scuola

VIDEO 5 - Terzo intervento Fausto Raciti sul tema del lavoro

VIDEO 6 - Terzo intervento Brando Benifei sul tema del lavoro

Giovani Democratici della provincia di Sondrio: Regolamento Congressuale

Giovani Democratici della provincia di Sondrio

I Congresso Provinciale

Regolamento congressuale

Art. 1 - Il Congresso Provinciale dei Giovani Democratici della provincia di sondrio è convocato il 9 marzo

2012, ore 20.45, presso scuola media “ vanoni” via ambrosetti 6, Morbegno.

Art. 2 – I giovani democratici della provincia di sondrio ritengono opportuno, a seguito dei 3 anni di radicamento dell’organizzazione provinciale, dare vita a 3 circoli territoriale per favorire la partecipazione. Per questi motivi da giorno 26febbraio a giorno 4 marzo si svolgeranno i circoli di Tirano, Morbegno, Chiavenna. ( a breve si troveranno le date dei congressi sul sito)

Art. 3 – Il Congresso Provinciale sarà a tesi. Le tesi Congressuali dovranno essere rese pubbliche entro il 26 febbraio 2012.

Le Tesi Congressuali si considerano “pubbliche” nel momento in cui saranno pubblicate sul

sito web http://gdsondrio.blogspot.com/

Art. 4 – Le Tesi Congressuali dei GD di Sondrio potranno essere emendate durante lo

svolgimento dei quattro Congressi di Circolo e del Congresso Provinciale.

Gli emendamenti possono essere presentati da tutti gli iscritti e saranno sottoposti al voto dei

presenti e deliberati a maggioranza assoluta.

L'intero documento sarà sottoposto al voto degli iscritti presenti al Congresso Provinciale e

deliberato a maggioranza assoluta.

Le Tesi Congressuali dei GD di Sondrio costituiranno la base su cui formulare eventuali

emendamenti alle Tesi Congressuali nazionali e regionali e ordini del giorno da presentare

all'Assemblea Congressuale regionale.

Art. 5 – Hanno diritto di parola e di elettorato attivo nei Congressi di Circolo tutti gli iscritti ai

GD nell’anno 2010 che hanno rinnovato la tessera 2011 entro il 19 dicembre 2011 e tutti i nuovi

iscritti ai Gd al 19 dicembre 2011.

Hanno di diritto di parola tutti gli iscritti successivi al 19 dicembre 2011; è possibile rinnovare

l’iscrizione ai Gd o iscriversi ex novo entro il giorno stesso in cui si svolgerà il Congresso del

circolo di appartenenza.

Art. 6 – Hanno diritto di parola e di elettorato attivo nell'Assemblea Congressuale Provinciale

tutti gli iscritti ai GD nell’anno 2010 che hanno rinnovato la tessera 2011 entro il 19 dicembre

2011 e tutti i nuovi iscritti ai Gd al 19 dicembre 2011.

Hanno di diritto di parola tutti gli iscritti successivi al 19 dicembre 2011; è possibile rinnovare

l’iscrizione ai Gd o iscriversi ex novo entro il giorno stesso in cui si svolgerà il Congresso

Provinciale.

Art. 7 – I Congressi di Circolo eleggeranno, a maggioranza assoluta, il proprio Segretario di

Circolo.

Per candidarsi a Segretario è richiesta la raccolta di almeno 3 firme di iscritti presso il Circolo

di riferimento, che dovranno essere consegnate all'inizio dello svolgimento dell'Assemblea

Congressuale.

L'elettorato attivo e passivo è disciplinato dall'Art. 5 di questo regolamento.

Art. 8 – Le candidature a Segretario Provinciale dovranno pervenire presso la sede dell’assemblea congressuale entro le 19 del 9/03.

Le candidature devono essere accompagnate da una breve Dichiarazione di Intenti e dalle

firme di almeno 5 iscritti ai Giovani Democratici della provincia di Sondrio.

Il Segretario Provinciale sarà eletto a maggioranza assoluta.

L'elettorato attivo e passivo è disciplinato dall'Art. 6 di questo regolamento.

Art. 9 – Il Congresso Provinciale eleggerà i delegati all'Assemblea Congressuale regionale (n.

3) e i delegati all'Assemblea Congressuale nazionale, rispettando la parità di genere e in base

ai voti delle tesi nazionali.

I delegati all’Assemblea Congressuale regionale vengono attribuiti ai singoli documenti

proporzionalmente ai voti assoluti presi nei congressi di circolo dell’intera provincia .

Nei congressi regionali i delegati all’Assemblea nazionale vengono attribuiti ai singoli

documenti proporzionalmente ai voti assoluti presi nei congressi di circolo dell’intera regione.

L'elettorato attivo e passivo è disciplinato dall'Art. 6 di questo regolamento.

Art. 10 – Le candidature all'Assemblea Congressuale Regionale dovranno pervenire presso la sede dell’assemblea congressuale entro le 21 del 9/03.

Art. 11 - Le candidature all'Assemblea Congressuale Nazionale dovranno pervenire presso la la presso la sede dell’assemblea congressuale entro le 21 del 9/03.

Art. 12 – Per quanto non espressamente normato dal presente regolamento si rimanda al

Regolamento nazionale e regionale, allo Statuto regionale e nazionale dei Giovani Democratici.

Per info contattare il cell. 3404606531 o 3406013285.


Per fare buona politica non c'è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l'impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l'essere un buon affare.


Piero Calamandrei