domenica 22 marzo 2009

Strumentalizzazioni? NO GRAZIE!

UNO STUDENTE SCRIVE ALLA PROVINCIA E PARLA DI NOI.

Buongiorno,sono Giovanni Betti, studente della quinta A dell'istituto per geometri "M. Quadrio", e sabato 14 marzo ho partecipato assieme alla mia classe ad un incontro pubblico, dove erano presenti delle rappresentanze di tutti gli istituti di Sondrio, per trattare l'argomento "Dalla resistenza alla costituzione", organizzato dall'associazione A.N.P.I. di Sondrio. All'incontro hanno partecipato diversi esperti chiamati ad illustrare dei punti ben definiti, come si poteva desumere dal programma. L'incontro si è svolto nel migliore dei modi, i relatori chiamati hanno parlato in modo esauriente delle loro esperienze e conoscenze.

Tra i relatori anche Stefano Landini, segretario Cgil Lombardia il quale doveva parlare a proposito dei valori della costituzione. Appena iniziato il suo intervento, ho intuito immediatamente che Landini non era interessato a discutere dell'argomento a lui assegnato, ma piuttosto a fare propaganda politica. Pensavo fosse solo una mia impressione, ma dopo pochi minuti è passato un ragazzo, penso appartenente al sindacato, che ha distribuito aa ognuno dei presenti un volantino propagandistico contro il cosiddetto "Pacchetto sicurezza" proposto dal Governo in questi ultimi tempi. Volevo rilevare che questo volantino porta diverse firme tra cui i Giovani Democratici, che come si sa, è un movimento che sostiene un determinato partito politico che ha rappresentanza in Parlamento.
Quando le mie sensazioni hanno trovato un riscontro ho cercato di esprimere il mio disappunto, ma poiché la mia professoressa di italiano mi ha consigliato di rimanere tranquillo ho tralasciato, ma ho deciso di scrivere questa mia lettera per rendere pubblico ciò che è successo.
A mio parere un fatto veramente vergognoso perché non si possono sfruttare determinate tematiche per fare propaganda politica e soprattutto vorrei sottolineare che anche se non eravamo in classe era comunque orario scolastico.

Giovanni Betti
Sondrio



RIPORTIAMO LA LETTERA DI RISPOSTA DI EGIDIO MELE'
(TRATTA DAL QUOTIDIANO "LA PROVINCIA")

Il presidente dell'Anpi: «Al policampus
nessuno ha fatto propaganda politica»

Egregio direttore,
mi riferisco alla cronaca dell'incontro pubblico del Policampus di sabato 14 scorso, dal titolo "Dalla Resistenza alla Costituzione" che il suo giornale ha pubblicato ieri venerdì 20 marzo. In particolare vorrei rispondere allo studente Giovanni Betti ed alla sua lettera che parimenti avete pubblicato. Lo studente lamenta il fatto che, secondo lui, Stefano Landini che parlava a nome dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, non si sia attenuto al tema assegnatogli, cioè i valori costituzionali, ma abbia piuttosto fatto della propaganda politica. Lo stesso studente critica il fatto che sia stato distribuito un volantino, a firma degli stessi sindacati e di altre associazioni, fra cui le Acli, l'Agenzia per la Pace, la Caritas e altre, compresa quella dei "Giovani Democratici", che fanno, riferimento al Partito democratico, volantino anch'esso definito di propaganda. In quanto coordinatore del tavolo dei lavori di quell'incontro, mi sento chiamato direttamente in causa, pertanto vorrei poter precisare quanto segue.
Anzitutto è apprezzabile che un giovane sappia esprimere il suo dissenso, in quanto ciò smentisce, almeno in parte, la diceria per la quale la gioventù sia tutta abulica e disinteressata ai problemi sociali e politici. La smentisce questo studente e, guarda caso, l'associazione dei "Giovani democratici" che suscita la sua indignazione. Nel merito mi permetto fargli però presente che la propaganda è cosa diversa dai giudizi di merito, quelli appunto espressi sia nel volantino incriminato che dal relatore Landini, il quale si è attenuto al tema assegnatogli, i valori della Costituzione, declinati ovviamente anche in rapporto all'attualità e con una comprensibile e secondo me apprezzabile carica emotiva.
E anche il volantino distribuito svolgeva quel tema, dal momento che vi si sostiene il valore dell' accoglienza e della legalità e la contrarietà a politiche vessatorie e discriminatorie nei confronti degli immigrati, come quelle che a giudizio di molti, non solo degli estensori del volantino, sono contenute nel "Pacchetto Sicurezza", giacente in Parlamento.
E cosa c'è di più contrario alla Costituzione di quella norma che invita i medici a denunciare gli immigrati irregolari che si recano da loro per le cure mediche, dal momento che la Carta Costituzionale recita che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività ?"? Che cosa c'entra con la sicurezza l'introduzione di una tassa di 200 euro per il permesso di soggiorno o inventare un nuovo reato, quello di clandestinità che avrà il solo effetto di intasare i tribunali e le carceri che già sono al collasso?
Mi spiace dunque smentire il nostro studente, non c'è stata propaganda, ma solo disamina dei fatti. Si può non essere d'accordo nel merito ma la critica a quel provvedimento è lecita, e anche fondata, al punto che proprio in questi giorni il dissenso su quelle norme emerge copioso anche dalle fila della compagine di governo e da Berlusconi stesso. Ed è anche strettamente connessa ai valori costituzionali.


Egidio Melè
Anpi Sondrio

21/03/2009


IL DECRETO SICUREZZA DEL GOVERNO SI PONE IN NETTO CONTRASTO A SVARIATE NORME COSTITUZIONALI.

LA NOSTRA POSIZIONE E' NETTA E NON VA STRUMENTALIZZATA, COSI' COME IL NOSTRO DIRITTO SACROSANTO DI CRITICA.

SAPPIAMO CHE A MOLTI NON PIACE, MA NOI NON ACCETTIAMO LA LOGICA DEL "NON DISTURBATE IL MANOVRATORE".

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Per fare buona politica non c'è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l'impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l'essere un buon affare.


Piero Calamandrei